Lasciti testamentari
I lasciti testamentari rappresentano gli atti attraverso i quali una persona decide come e a chi destinare i propri beni, o una parte di essi. I beneficiari di un lascito testamentario possono essere gli enti benefici o le persone fisiche. Effettuare una donazione attraverso un lascito testamentario è un gesto di grande solidarietà e rappresenta una fonte di sostegno prezioso per le organizzazioni non profit beneficiarie.
Hospice di Abbiategrasso: lascito o donazione?
La principale differenza tra un lascito solidale e una donazione riguarda la fruibilità del contributo. Effettuando una semplice donazione si dà immediato sostegno ai progetti e alle iniziative di un ente non profit. Attraverso il testamento, invece, qualsiasi persona può decidere di devolvere i propri beni, quando cesserà di vivere, a favore dell’Hospice di Abbiategrasso contribuendo al sostegno a lungo termine dell’ente e dei suoi progetti.
Usando una metafora possiamo sintetizzare il concetto in questo modo:
“con una donazione all’Hospice di Abbiategrasso si dà ossigeno all’attività quotidiana, con un lascito si piantano alberi che daranno ossigeno per il futuro”
Quali beni sono inclusi in un lascito solidale
Redigere un “testamento solidale” a favore dell’Hospice significa citare la Cooperativa In Cammino (ente gestore dell’Hospice di Abbiategrasso) nel proprio testamento, in qualità di erede (eredità) o di legatario (lascito), destinando una parte o l’intero proprio patrimonio alle attività dell’ente. Si può decidere di destinare all’Hospice una somma di denaro (anche piccola), beni immobili, assicurazioni sulla vita, trattamento di fine rapporto, fondi d'investimento, titoli, eventualmente beni mobili come gioielli, titoli, opere d'arte oppure "tutto il mio patrimonio".
Quali progetti sono favoriti dai lasciti
Nel corso di questi anni l’Hospice di Abbiategrasso ha beneficiato di alcuni lasciti solidali diversi per natura e valore. Alcuni beni, ad esempio le automobili, sono stati destinati con la finalità di supportare il servizio di assistenza domiciliare in cure palliative. Altri contributi, ad esempio le polizze vita, sono andati a sostegno del personale e hanno contribuito a stabilizzare, mediante assunzione, alcune posizioni che prima erano precarie. Altre forme di sostegno, ad esempio i beni immobili, hanno garantito, grazie alla vendita, il funzionamento dell’ambulatorio di cure palliative dell’Hospice.
In generale possiamo dire che sostenere l’Hospice di Abbiategrasso con un lascito solidale significa prendersi cura, dopo la propria scomparsa, dei pazienti inguaribili del territorio Abbiatense, Magentino e Vigevanese.
I vantaggi di fare un testamento solidale
Rispetto dei diritti e delle scelte
Nell’immaginario collettivo il testamento è associato alle persone ricche. Non è così! Chiunque può redigere il proprio testamento garantendo così il rispetto delle proprie scelte dopo la morte:
Il testamento solidale consente:
- di rispettare i diritti dei propri eredi evitando che alcuni beni finiscano a persone non scelte direttamente;
- di sostenere una buona causa aiutando un Ente senza scopo di lucro;
- il rispetto della propria volontà attraverso l’indicazione delle proprie scelte
I lasciti solidali sono senza imposte
Allo stesso modo delle donazioni, anche le eredità donate all’Hospice di Abbiategrasso non sono soggette ad imposte.
Nessun torto ai parenti grazie alla quota legittima
L’ordinamento italiano stabilisce che una parte dell’eredità – detta “legittima” – spetta di diritto ai parenti più stretti. Di loro non ci si deve dimenticare nel redigere il proprio testamento e occorre informarli rispetto ai diritti e agli oneri di carattere fiscale.
Tipologie di testamento
Esistono due principali tipologie di testamento ordinario:
- olografo
- redatto da un notaio.
La formula più semplice: il testamento olografo
Perché sia valido, il testamento olografo deve essere scritto a mano (senza computer, macchina da scrivere o tramite terze persone) e recare data (giorno, mese, anno) e firma per esteso della persona che scrive il testamento. Durante la scrittura non è necessaria la presenza di testimoni o di un notaio e può essere redatto su un qualsiasi foglio di carta.
È preferibile scrivere il testamento olografo in duplice copia e consegnarne una in custodia al maggior beneficiario, ad una persona fidata o depositarla in uno studio notarile perché l'atto non rischi di essere smarrito.
Guida ai lascitiAltre tipologie di testamento
Il testamento pubblico
Per questa tipologia di documento occorre la presenza di un notaio che redige direttamente il testamento e ne dà lettura al testatore e ai testimoni. Deve essere firmato dal testatore, dai testimoni e dal notaio che lo deve conservare e ne deve garantire la corretta articolazione delle disposizioni. Il notaio attesta inoltre la capacità di intendere e di volere del testatore.
Il testamento segreto
È una formula poco usata al giorno d’oggi. Il contenuto del documento è sconosciuto anche al notaio che lo riceve, in busta chiusa, alla presenza di due testimoni. Il testamento segreto può essere scritto a macchina o a computer, deve essere datato e sottoscritto e posto in busta chiusa con il sigillo del notaio che lo deve conservare.
Come modificare il testamento
Il testamento olografo può essere modificato o revocato in qualunque momento dal testatore. È sufficiente riportare nell'atto più recente la formula: "Revoco ogni mia disposizione testamentaria precedente."
Approfondimenti
Lascito testamentario: i sinonimi
Un testamento effettuato a favore di un ente del terzo settore, ad esempio l’Hospice di Abbiategrasso, viene definito lascito solidale o testamento solidale. Questi termini rappresentano solo alcuni dei sinonimi accostati al concetto di lascito testamentario. Nel linguaggio d’uso comune sono infatti spesso utilizzate anche le seguenti parole: “eredità”, “donazione fatta per testamento”, “legato” che rappresentano delle sfumature dello stesso concetto di “lascito” e “lascito testamentario”. Le diverse formule implicano delle differenze che insistono sia dal lato del beneficiario sia dalla parte del testatore. Il lascito, infatti, assumerà per volere del testatore la forma di eredità o legato, e si potranno nominare uno o più eredi. Il passaggio non è immediato in quanto l’erede, che entra in possesso anche delle passività, può accettare, accettare con il beneficio dell’inventario o rifiutare l’eredità. Se invece il lascito si concretizza come legato, ossia un bene o un diritto, non necessita di accettazione in quanto non include le passività.
Per correttezza è inoltre opportuno precisare che talvolta è possibile imbattersi in materiali, ecc. che erroneamente riportano il termine “lasciti testamentali”. Si tratta di un errore grammaticale dovuto all’assonanza tra la parola “testamentari” (corretta) e “testamentali” (errata).