Infermiere
L’infermiere e le cure palliative
L’infermiere di cure palliative opera a stretto contatto con il medico palliativista e si occupa della presa in cura del paziente attraverso:
- l’identificazione, la pianificazione e la verifica dei trattamenti e degli interventi assistenziali volti a promuovere la miglior qualità di vita.
- la valorizzazione delle risorse della persona assistita e della famiglia
- l’integrazione dei professionisti dell’equipe multidisciplinare necessari ai fini del raggiungimento degli obiettivi assistenziali
È la figura più presente nel mondo delle cure palliative e, soprattutto al domicilio, è il punto di riferimento per tutto il nucleo familiare. L’obiettivo degli interventi sanitari riguarda il controllo dei sintomi, tuttavia l’attività dell’infermiere si concentra anche sulla valutazione degli interventi sanitari che devono essere coerenti e aggiornati con i rapidi cambiamenti fisici e cognitivi che interessano la persona malata.
Gli studi e le competenze dell’infermiere in cure palliative
La base di studi per diventare infermiere in cure palliative è la Laurea in Scienze Infermieristiche. Successivamente per chiunque voglia approfondire la materia esistono percorsi di studi post laurea, ad esempio quelli del Master in Cure Palliative. Il Master è proposto da varie Università e può avere una durata variabile, generalmente dai 18 ai 24 mesi. Conseguito il Master si diventa a tutti gli effetti infermieri in cure palliative.
Esistono anche altri enti o fondazioni che offrono corsi specifici, altamente professionalizzanti, e che danno l’opportunità di entrare in questo mondo.
Infermiere e cure palliative: le caratteristiche personali
Oltre alle competenze tecniche che si possono acquisire nei diversi percorsi di studi, l’infermiere in cure palliative deve possedere alcune caratteristiche (o competenze) personali che ne valorizzano il ruolo all’interno dell’équipe multiprofessionale:
- motivazione
- preparazione
- predisposizione all’ascolto e alla relazione
- esperienza