Testamento solidale: uno strumento che può fare la differenza per il non profit
Fare il testamento è un po’ come organizzare un viaggio: bisogna pensare a quello che vogliamo portare in valigia e a cosa lasciare a casa. Inizia con questa metafora la chiacchierata con Marina Mignone, consulente legale dello Studio Notariale Giampaolo Colli e referente per la Fondazione Ticino Olona - Fondazione Cariplo rispetto al delicato tema dei lasciti solidali.
Buongiorno Marina. Hai iniziato parlando di viaggi, una buona metafora anche se il 2020 non è l’anno migliore per viaggiare. Perché questa immagine?
Buongiorno! Volevo fornire un esempio di immediata comprensione e quello dei viaggi mi sembrava un buon avvio di discussione. Tuttavia, anche se sappiamo che il periodo è infelice per organizzare un viaggio non lo è per effettuare un testamento e magari un lascito a favore di una realtà benefica come la vostra.
Perché dici che è il momento giusto?
Perché il covid-19 ci ha insegnato che rimandare decisioni importanti può diventare un problema. Pensate a quante persone si sono trovate nella necessità di un ricovero in terapia intensiva e non sono più uscite dall’Ospedale. Dubito fortemente che tutte loro avessero redatto disposizioni rispetto alla destinazione del loro patrimonio, soprattutto i più giovani. Si tende sempre a rimandare: per scaramanzia, a causa di una scarsa conoscenza delle norme, per paura dei costi, ecc. Ma la verità è che se non si sceglie, dunque non si redige il testamento, interviene la legge. E credo che le volontà e i desiderata di una persona difficilmente coincidano con le disposizioni previste dalle norme di legge.
Puoi chiarirci meglio questo aspetto “tecnico”?
In realtà è molto semplice e un esempio può chiarire bene il concetto. Mettiamo il caso che Giorgio, un anziano signore senza figli e senza coniuge, possieda un patrimonio di 1.000.000 di Euro e abbia come unico parente un fratello con cui ha interrotto i rapporti da anni e a cui mai si sognerebbe di lasciare nulla. In questo caso Giorgio potrebbe disporre liberamente del patrimonio e destinarlo interamente ad una realtà non profit, magari del nostro territorio con cui ha avuto contatti o legami particolari. Potrebbe essere un buon modo per lasciare un segno indelebile ed un proprio ricordo nel presente e anche nel futuro. In assenza di disposizioni testamentarie, invece, interviene la legge. In questo caso l’intero patrimonio andrebbe al fratello, anche se Giorgio non avrebbe voluto. E se non ci fosse alcun parente, neanche entro il sesto grado, l’intero patrimonio andrebbe allo Stato, il quale peraltro non risponde degli eventuali debiti ereditari e dei legati oltre il valore dei beni acquisiti. Ecco perché dico: non sprecate questa opportunità e scegliete a chi lasciare i vostri beni. Inoltre i lasciti agli enti non profit sono esenti da imposte di successione. Per tutti i dettagli e per capire la differenza tra quota legittima e quota disponibile rimando a questa guida.
Hai parlato di due tipi di testamento, che differenza c’è?
Sì, in realtà le forme ordinarie del testamento sono: il testamento olografo ed il testamento per atto di notaio, pubblico o segreto. Il testamento pubblico e il testamento segreto hanno bisogno dell'intervento di un notaio, quello olografo invece deve essere scritto di proprio pugno quindi redatto direttamente dal testatore. Ovviamente cambiano i costi e il mio consiglio è sempre e comunque di rivolgersi per una consulenza ad un Notaio. È importante perché il testamento olografo, seppur valido, può dar luogo a successive contestazioni. Il Notaio, intervenendo, può dare consigli e fornire informazioni precise ed approfondite onde evitare errori ed imprecisioni. I costi, soprattutto per la consulenza sul testamento olografo, sono comunque contenuti.
Puoi darci qualche indicazione in merito?
Non parliamo di costi perché ci sono tante variabili che possono intervenire ma direi che non devono preoccupare stante la delicatezza dell'argomento. Sicuramente il più economico è il testamento olografo ma ribadisco il suggerimento di rivolgersi ad un Notaio il quale potrà indicare in modo specifico la soluzione migliore e anche i costi.
Per maggiori informazioni:
Luca Crepaldi
Email: comunicazione@hospicediabbiategrasso.it
Tel. 02/94963802