Giulia, Kopila e i risultati di un’indagine condotta tra gli abbiatensi.
Giulia e Kopila sono due studentesse dell’Istituto di Istruzione Superiore I.P.S.I.A. di Inveruno che stanno svolgendo un’esperienza di Alternanza Scuola-Lavoro presso l’Hospice di Abbiategrasso. Dopo quasi due settimane di attività, oltre ad osservare e collaborate con le diverse figure professionali che operano in via Dei Mille, hanno svolto anche qualche compito in completa autonomia.
Ciao Giulia e Kopila, sappiamo che state svolgendo il tirocinio di alternanza scuola-lavoro in hospice e in quest’ambito avete realizzando un‘indagine. Di che cosa si tratta?
Ciao! Il 19 giugno siamo andate al mercato di Abbiategrasso e abbiamo sottoposto alla popolazione un’intervista riguardante appunto l’hospice. È stata una sfida particolarmente ardua in quanto molte persone erano diffidenti e non hanno voluto rispondere alle nostre domande. Altri sono stati molto disponibili e ci hanno persino raccontato la loro esperienza personale con la struttura in via dei Mille.
Come è stata condotta questa indagine?
Abbiamo intervistato 51 persone, 28 donne e 23 uomini, la cui fascia di età varia dai 18 a oltre 65 anni. Abbiamo sottoposto loro 11 domande per verificare il grado di conoscenza dell’hospice, dei servizi che offre e delle cure palliative.
Quali sono i risultati che sono emersi?
Dalle risposte è emerso che 31 persone conoscono l’hospice, mentre la parte rimanente ne ignora l’esistenza o lo conosce solo in parte. 42 persone sanno che si tratta di una struttura per malati inguaribili, altre, invece, credono che sia un ospedale o una casa di riposo. 20 di loro sono a conoscenza dei servizi che la struttura fornisce. La parte rimanente, invece, non aveva ben chiaro ciò che il centro di cura mette a disposizione. Inoltre, la maggior parte degli intervistati, precisamente 40, è al corrente del principale obiettivo delle cure palliative, ossia quello di alleviare le sofferenze fisiche e psichiche del paziente e dei familiari. Una porzione considerevole del campione conosce anche le attività che si svolgono all’interno dell’hospice.
Quali risultati vi hanno colpito di più?
Sicuramente ci ha colpite che la maggior parte delle persone conoscano le cure palliative e gli obiettivi di cura. Ci ha anche stupito che 24 persone su 51 alla nostra domanda “Farebbe volontariato in un hospice?” hanno risposto “No”. Per di più 22 di loro destinano il loro 5x1000 all’hospice.
Che impressioni vi ha lasciato questa esperienza?
A fine intervista abbiamo potuto sfatare molti luoghi comuni riguardo all’attività di questa struttura. Siamo orgogliose di aver contribuito a diffonderne la conoscenza e, laddove è possibile, rimuovere il timore legato ad un centro di cura che assiste le persone malate in grave difficoltà.