Trame di vita: l’Hospice incontra il liceo Bachelet

Può l’Hospice avere un legame con il mondo dei licei? É ciò che si sono chieste Giorgia Vacchini e Patrizia Tortora, rispettivamente psicologa ed educatrice della struttura di via Dei Mille ad Abbiategrasso.

Iniziative

La risposta è confluita nel progetto “Trame di vita” che l’Hospice di Abbiategrasso ha avviato, nel febbraio 2023, con i ragazzi dei diversi indirizzi di studio del Liceo Bachelet del medesimo comune. Ad essere coinvolti in questa prima fase saranno gli studenti che frequentano le classi terze e quarte dell’Istituto sotto la supervisione della Professoresse Lucia Lorenzo e Sara Mazzetto.

Lo scopo del progetto è far conoscere agli studenti la realtà dell’Hospice di Abbiategrasso e sensibilizzare le fasce più giovani della popolazione rispetto ai temi della malattia inguaribile, della morte e della cura. Un reciproco scambio tra il mondo scolastico e quello della sanità nell’ottica di una condivisione che generi valore per entrambe le realtà coinvolte oltre che per tutti i soggetti partecipanti. Tra i tanti obiettivi che la reciproca contaminazione può consentire di raggiungere vi è proprio il superamento di una delle problematiche che accomuna molti Hospice in Italia: la mancata integrazione con il tessuto sociale. La paura della morte, spesso, condiziona in modo significativo l’approccio della popolazione ai centri di cure palliative così come la privatizzazione del lutto e la sua negazione hanno spogliato questo evento della necessaria condivisione, specie con le fasce più giovani della popolazione. Le “trame di vita” si inseriscono quindi in questo spazio vuoto per offrire, agli studenti, strumenti di confronto e dialogo su tema del lutto.

Nei confronti dei ragazzi, quindi, il progetto si propone obiettivi ambiziosi: accettare la diversità; promuovere l’autostima; esercitare i valori della mission del progetto (uguaglianza, solidarietà, libertà, dignità della vita fino all’ultimo); educare al rispetto di sé e degli altri; sviluppare la creatività, il senso di responsabilità e lo spirito critico; promuovere l’uso consapevole dei linguaggi verbali, artistici e multimediali; promuovere lo sviluppo delle abilità e maturazione delle competenze individuali; imparare a riconoscere le proprie emozioni; promuovere e favorire il dialogo, la discussione, la partecipazione, la collaborazione tra classi e istituti diversi.

Operatori e volontari del centro di cure palliative di Abbiategrasso non sono stati certo a guardare. Anche loro sono coinvolti, in compagnia di pazienti e famigliari, nelle “trame di vita”. È stato chiesto infatti alle persone coinvolte di realizzare delle narrazioni anonime partendo da una traccia narrativa semi-strutturata nella quale sono riportati spunti per l’analisi di un’esperienza. Le tracce sono state poi consegnate agli studenti che le rielaboreranno secondo le loro preferenze. È possibile infatti partire dalla relazione scritta, ad esempio, da un volontario per restituire una canzone, un disegno, un’opera artistica, un testo, ecc. I lavori realizzati dagli alunni del Bachelet verranno riconsegnati in hospice creando così una continuità, una trama tessuta da un filo invisibile che si dirama dal centro di cure palliative sino al liceo e che dalla scuola stessa riparte per concludere il suo viaggio all’Hospice di Abbiategrasso.

Infine, ricevuti tutti gli elaborati, verrà prodotto un lavoro che sarà restituito a volontari e ad operatori. Una restituzione che mira ad essere più ampia possibile e che culminerà con la presentazione dei risultati, da parte delle dottoresse Vacchini e Tortora, al XXX Congresso SICP (Società Italiana Cure Palliative) che avrà luogo a Riccione dal 16 al 18 novembre 2023. In futuro, magari, ci sarà spazio anche per un libro.

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